Il primo semestre 2024 segna una ripresa delle importazioni di vino in Cina

Set 24, 2024 | Senza categoria

Il mercato del vino è in continua evoluzione, con tendenze che possono cambiare rapidamente. Dopo anni di cali significativi, il primo semestre del 2024 ha mostrato segnali di ripresa nelle importazioni di vino in Cina. Secondo i dati doganali cinesi analizzati dall’Osservatorio Spagnolo del Mercato del Vino (OEMV), il volume delle importazioni è aumentato dell’1,8%, raggiungendo 130,6 milioni di litri. Gli acquisti di vino dall’estero sono cresciuti del 25,6%, arrivando a 5.143 milioni di yuan (circa 656 milioni di euro), con un prezzo medio in aumento del 23,3% fino a 39,38 yuan/litro (circa 5 euro/litro).

Questa ripresa è stata trainata principalmente dal secondo trimestre, con incrementi significativi nei mesi di aprile, maggio e giugno. Un fattore chiave è stato il ritorno dell’Australia come fornitore di rilievo, dopo l’eliminazione dei dazi del 200% imposti dalla Cina nel novembre 2020. L’Australia è diventata il secondo fornitore in termini di valore, dopo la Francia, e il terzo in termini di volume, dopo il Cile e la Francia. Nel mese di giugno, le importazioni di vino australiano hanno toccato quota 8,9 milioni di litri, per un valore complessivo di 788 milioni di yuan. Con un prezzo medio di 86,51 yuan al litro, l’Australia si è distinta come il fornitore con il prezzo più elevato tra i principali Paesi esportatori.

Il mercato cinese è dominato dal vino imbottigliato, che rappresenta quasi il 59% del volume totale importato e il 90% del valore. Nel primo semestre del 2024, le importazioni di vino imbottigliato sono cresciute dello 0,3% in volume (76,4 milioni di litri) e del 30,2% in valore (4.605 milioni di yuan). Il vino sfuso, il secondo segmento per volume, ha registrato un aumento del 4,4% in volume (49,6 milioni di litri), ma un calo del 12,9% in valore, scendendo a 266 milioni di yuan. Le importazioni di vino bag-in-box hanno subito una diminuzione del 12,8% in volume (1,4 milioni di litri), ma un incremento del 15,2% in valore, raggiungendo i 38 milioni di yuan.

La Francia mantiene la leadership in termini di valore, nonostante un calo del 2,5% rispetto all’anno precedente, con 1.840 milioni di yuan. Il Cile si conferma primo in termini di volume con un incremento del 3,9%, portando le sue esportazioni a 60,4 milioni di litri, pur registrando una flessione dell’8,3% in valore, scendendo a 775 milioni di yuan. L’Australia ha registrato una notevole ripresa, risalendo alla seconda posizione per valore (1.267 milioni di yuan) e alla terza per volume (14,6 milioni di litri), recuperando le posizioni perse a causa dei dazi. Questa ripresa non ha intaccato significativamente la posizione del Cile, che continua a dominare in volume, mentre paesi come Francia, Spagna e Sudafrica hanno subito le conseguenze della ritrovata competitività australiana.

Un’analisi dettagliata mostra che il prezzo medio dei vini importati in Cina è aumentato in quasi tutti i segmenti. Il vino imbottigliato ha registrato un incremento del 24,1%, mentre il bag-in-box ha visto un aumento dell’8,2%. In controtendenza, il prezzo del vino sfuso è sceso del 16,6%, evidenziando la complessità delle dinamiche di mercato.

Nel primo semestre del 2024, le esportazioni di vino italiano verso la Cina hanno raggiunto 384 milioni di yuan, equivalenti a circa 50 milioni di euro, con un volume di circa 8,5 milioni di litri. L’Italia detiene una quota di mercato dell’8,7% in valore e del 6,9% in volume. Il vino italiano esportato in Cina ha un prezzo medio di 46,79 yuan al litro.

La rinnovata presenza dell’Australia ha avuto un impatto minore rispetto a quanto abbia influenzato le importazioni da Francia, Spagna e Sudafrica. In alcuni casi, la stabilità dei volumi italiani ha comportato una riduzione dei prezzi; ad esempio, gli spumanti, che in Cina ammontano a 1,8 milioni di litri, hanno visto un aumento dei volumi di quasi il 10% a fronte di una diminuzione del prezzo di circa il 9%.

Nel primo semestre del 2024, le importazioni di vino in Cina mostrano chiari segnali di ripresa, suggerendo un mercato in fase di recupero. Nonostante il dominio francese in termini di valore e i massicci volumi cileni, il mercato cinese merita un’attenzione particolare nelle strategie delle nostre imprese. Il mercato cinese si dimostra molto ricettivo alla diversificazione e mostra una buona dinamicità nei prezzi e nelle preferenze: elementi cruciali per un Paese come l’Italia, che vanta un patrimonio enologico diversificato e una gamma di stili e prodotti in grado di soddisfare un mercato segmentato.

Per affrontare questa sfida, sono necessarie strategie adeguate: per affermarsi in un mercato vasto come quello cinese, i produttori italiani devono considerarsi fornitori globali, strutturando adeguatamente la propria funzione export. È fondamentale monitorare costantemente il mercato, familiarizzare con gli osservatori internazionali e sviluppare la capacità di leggere e interpretare le dinamiche di mercato.

Cantine Italiane

Esistiamo per la promozione delle cantine e dei prodotti vitivinicoli italiani, non esitare a contattarci per ricevere informazioni sui mercati esteri e su come entrare nella commercializzazione dei tuoi prodotti nel mondo.

Telefono

Italia - (+39) 0935 22599

Shangai - (+86) 555 445 55445

Il vino italiano all'estero