Nel 2022 le esportazioni di vino italiano hanno raggiunto la cifra record di 8 miliardi di euro, il 12% in più rispetto all’anno precedente. I dati sono stati pubblicati alla nona edizione del Forum di Wine Monitor di Nomisma. Questo è certamente un dato positivo, ma lascia comunque intatti alcune criticità competitive.
In particolare, è rimasto invariato il gap con la Francia, il più importante competitor enologico. Molto positivo, infatti, anche l’export francese nel 2022, con un fatturato estero di 12,5 miliardi di euro (4% in più rispetto all’Italia). Il motivo di questo divario è dovuto anche alla capacità dei viticoltori francesi di aggiudicarsi un valore aggiunto superiore per ogni bottiglia: anche il prezzo medio all’esportazione dei vini fermi italiano è stato inferiore del 40% nel 2022. Lo stesso divario presente già dieci anni fa, che non è stato ancora colmato in pieno. Terzo esportatore mondiale, invece, è la Spagna, il cui giro d’affari di vino estero, nonostante la crescita del 6%, è ancora di 3 miliardi.
In occasione del Forum sono stati presentati anche i dati relativi al mercato domestico che, secondo i dati NielsenIQ, hanno evidenziato come nel 2022 siano diminuiti i volumi di vendita dei vini mass market (6,4% in meno rispetto all’anno precedente). Più contenuto, invece, risulta il calo nei valori (-1,8%). Secondo Nielsen, i livelli di vendita (sia in termini di valore che di volume) sono stati generalmente superiori ai livelli pre-pandemia nel 2019.