L’azienda Judeka si trova a Caltagirone e sorge in un luogo magico: lungo l’antica Strada del Vino, nella contrada San Mauro, sede di una città greco-sicula fondata nel IV secolo a.C. da coloni provenienti da Gela.
I greci giunsero probabilmente attraverso i fiumi, allora navigabili, che costeggiano i vigneti. Da lì la tradizione legata all’uva e all’uliveto: come è noto, furono i greci a esportare nei paesi del Mediterraneo la vite e le tecniche della sua coltivazione.
Vicino a Judeka, c’è un sito archeologico detto “A truvatura”, cioè “Il tesoro nascosto”, per la ricchezza dei ritrovamenti.
È un progetto giovane creato da giovani: Valentina Nicodemo, Cesare Nicodemo, Nuccio Viscosi, Stefano Finocchiaro.
Una nuova generazione che ritorna a fare agricoltura: acquistati i terreni, si iniziano a impiantare le viti, e poi nel 2013 si costruisce la cantina.
“Non proveniamo da famiglie di vignaioli, non abbiamo ereditato nulla. Siamo la prima generazione, per cui non c’è una storia antica da evocare ma vorremmo raccontare di amore e di speranza. Presentare al mondo la Sicilia delle cose giuste e delle meraviglie. Abbiamo voluto fortemente creare un progetto agricolo sostenibile che desse ai giovani la speranza. La fiducia nella possibilità di investire e rimanere nella propria terra. Barbatelle, innesti, filari sono figli della nostra passione, per il vino e per La Sicilia. Ogni giorno accudiamo i nostri vigneti e i nostri vini con passione, con impegno e con sacrificio. Judeka, per noi, è una figlia”, mette in luce Valentina Nicodemo.
L’azienda si chiama Judeka per evocare una contrada siciliana particolarmente vocata per il vino. Quando non avevamo i vigneti acquistavamo le uve in Contrada Judeca, da lì il nome. E il vino, possiamo dirlo, è la nostra vocazione comunicano i due fratelli con orgoglio.